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Quando un cliente entra in negozio con la fatidica domanda: “Meglio una macchina da cucire meccanica o elettronica?”, la mia risposta non è mai immediata.
Non ho una risposta valida per tutti, perché molto dipende da chi sei quando cuci: principiante, appassionata, sarta della domenica o professionista?
In questo articolo ti propongo 5 profili-tipo di clienti che spesso incontro in negozio. Ognuno ha esigenze diverse, e per ognuno esiste la macchina giusta.
Scopri qual è il tuo profilo e lasciati guidare nella scelta, senza tecnicismi ma con tanta praticità.
“Non ho mai cucito, ma vorrei iniziare a fare orli, sistemare vestiti e magari qualche cuscino.”
Sei all’inizio e hai giustamente qualche timore. Vuoi uno strumento semplice, senza troppi fronzoli, che ti accompagni nei primi passi senza complicarti la vita.
In questo caso, una buona macchina meccanica è spesso la scelta più sensata: pochi comandi, facili da capire, e tutto quello che serve per iniziare.
Il mio consiglio: non lasciarti attirare da modelli super accessoriati “perché prima o poi mi serviranno”. Meglio imparare bene su una macchina semplice e poi, eventualmente, passare a qualcosa di più avanzato.
La mia proposta:
“Mi piace cucire per passione: faccio astucci, borse, regali fatti a mano. Seguo tutorial e mi diverte sperimentare.”
Hai un animo curioso, ami provare tecniche diverse e magari hai già un po’ di manualità. Ti serve una macchina versatile, con più punti decorativi, magari anche la possibilità di regolare con precisione la velocità e salvare qualche impostazione.
In questo caso, l’elettronica ti apre un mondo: più creativa, più comoda, più divertente.
Il mio consiglio: cerca una macchina che cresca con te. Non per forza il top di gamma, ma una che ti permetta di divertirti davvero.
La mia proposta:
“Mi capita ogni tanto di dover fare un orlo o sistemare una zip. Nulla di impegnativo, ma vorrei avere una macchina che non mi dia problemi.”
Hai bisogno di una macchina affidabile e pronta all’uso, senza funzioni che resteranno inutilizzate.
In questo caso, una meccanica robusta e ben costruita è perfetta: fa il suo dovere, senza troppi tasti o display da interpretare.
Il mio consiglio: investi in una buona marca, anche se meccanica. La differenza si sente nella qualità del trasporto e nella durata nel tempo.
La mia proposta:
“Cucio patchwork, trapunto e quilting libero. Ho bisogno di precisione e spazio.”
Qui il discorso cambia: serve una macchina con funzioni avanzate per punti decorativi, regolazioni di precisione, e magari anche il taglio automatico del filo o il doppio trasporto.
In questo caso, l’elettronica è quasi obbligatoria. E non solo: valuta anche lo spazio a destra dell’ago, la presenza di un piano supplementare e la possibilità di usare piedini specifici.
Il mio consiglio: non scegliere solo in base al numero di punti. Guarda la qualità costruttiva e le funzioni che fanno davvero la differenza nel quilting.
La mia proposta:
“Voglio fare sul serio. Studio moda, vendo capi handmade o lavoro nel settore.”
Per te la macchina da cucire è uno strumento di lavoro, e deve essere all’altezza: affidabile, precisa, veloce, comoda da usare per tante ore.
A volte una meccanica professionale è la scelta giusta (specialmente se lavori con tessuti pesanti o cuciture particolari), altre volte l’elettronica offre vantaggi indispensabili.
Il mio consiglio: qui non si tratta tanto di meccanica o elettronica, ma di scegliere una macchina di livello superiore, progettata per un uso intensivo.
La mia proposta:
La scelta tra meccanica ed elettronica non è una questione di meglio o peggio, ma di cosa serve a te.
E se sei ancora indecisa, il mio invito è sempre lo stesso: vieni a provarle dal vivo. Bastano 5 minuti per capire qual è quella che ti fa dire “è lei!”.
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